Onorare Darwin nella toponomastica

Darwin, che ha inciso come pochi sul pensiero moderno, è raramente onorato nella toponomastica italiana. Nei capoluoghi di provincia gli sono dedicate solo otto strade: a Milano, Bergamo, Bologna, Reggio Emilia, Rimini, Arezzo, Roma, Cagliari. Il suo nome è ignorato in città sede universitaria come Torino, Genova, Firenze, Napoli, Bari o Palermo.
Freud condivide la medesima sorte, con solo otto menzioni (Milano, Trieste, Reggio Emilia, Rimini, Napoli Lecce, Siracusa, Cagliari). In questo caso spicca il silenzio di Roma.
È lecito suppore che, in una nazione tanto clericalizzata, questo ostracismo dipenda proprio dalla loro importanza come teorici di un mondo desacralizzato. Altri uomini di scienza hanno infatti ben diverso risalto: Galileo (con 62 menzioni), Archimede (29), Copernico (23), Curie (17), Newton (13), Cartesio (12).
Nella sua posizione di retroguardia, Darwin vale sostanzialmente più o meno quanto Lutero (7), Alberto Magno (5), o quanto la Madonna di Fatima (8) e quella di Lourdes (7). Ma non ci sono piazze Darwin o Freud; mentre esistono ben tre piazze o largo Fatima (Milano, Varese, Taranto), ed una piazzetta Lourdes (Asti).
Ovviamente la toponomastica dipende molto dagli umori e dall’arbitrio dei politici, mentre la cultura è altra cosa; quindi verrebbe da supporre che sia invece rispettata nelle sedi appropriate. Ma una breve incursione fra gli istituti statali di istruzione superiore ci dimostra che non è così. Sugli oltre 5000 iscritti sul database ministeriale, uno solo è intestato a Darwin (e nel 2007 ne ha addirittura celebrato la nascita!), ovvero il Liceo Scientifico di Rivoli (TO). Ironia della sorte, questo Liceo non sfugge all’assedio clericale, giacché si trova in via Papa Giovanni XXIII e addirittura condivide la struttura con due istituti professionali intitolati al vescovo Oscar Romero.
Ma sappiamo bene che in Italia i grandi innovatori sono valutati anche in base al loro zelo religioso. A quota zero, fra gli istituti secondari, troviamo infatti il povero Freud, in compagnia di Nobel, Linneo (cui pure sono dedicate tante strade), Fleming, Voltaire, per citarne alcuni.
Tanto per avere una idea dei numeri, va bene a Galileo (73), Marconi (60), Leonardo da Vinci (36), Einstein (15); e se la passano tutto sommato discretamente Pascal (12), Archimede (11), Pitagora (11), Copernico (10), Curie (9).
Va invece decisamente male a Newton (4), Cartesio (4), Spallanzani (3), Golgi (2), Morgagni (2), Malpighi (2), Aristotele (1), Democrito (1).
Uomini di chiesa come Don Milani (8 dediche) sembrano invece valere più di Russell (5), Rousseau (1), Piaget (1), Kant (1), che condividono la posizione con Allende (cui è intitolato un Liceo scientifico a Milano), prima di Lutero (0) ed Alberto Magno (0), appena sopravanzati da Platone (2) e Luther King (3). Ad Erasmo da Rotterdam sono intitolati due Istituti, quasi alla pari con la Montessori (3) e sorprendentemente più di Pestalozzi (0).
Darwin merita decisamente di più; e non solo le viuzze di periferia, ma i viali, le piazze importanti, i nuovi licei; come si addice ai grandi. Diamoci da fare, in vista dell’anniversario del 2009!

Francesco D’Alpa

Pubblicato su: "L'Ateo" n. 56 (2/2008)