Recensione a 

HAL HERZOG.  Amati, odiati, mangiati. Perché è così difficile agire bene con gli animali.
ISBN 978-88-339-2280-5 Bollati Boringhieri. Torino 2012.

di Francesco D'Alpa

 

Guerre fra vegetariani ed animalisti; rapporto con gli animali da compagnia; sperimentazione animale. Sono i temi al centro di questo piacevole volume, che racconta storie più che proporre teoremi. Hal Herzog (psicologo della Western Carolina University) non suggerisce una rigida scelta fra idealismo animalista e materialismo carnivoro, sia pure sottolineando che un animalismo assoluto, ideologico o a buon mercato,  lo espone più facilmente a critiche di incoerenza e impraticabilità.

Avvalendosi di innumerevoli esempi, smonta molte radicate certezze e mette alla ribalta innumerevoli contraddizioni quotidiane (dall’una e dall’altra parte), non solo nel campo alimentare: è giusto ad esempio imprigionare in casa un animale da compagnia? o selezionare le razze canine a nostro piacimento? ed all’opposto, appare ragionevole gustare il pesce ed inorridire di fronte ad una bistecca?

Un testo piacevole, ma  assolutamente serio, che mette alla prova logica ed emotività: ragioni di sopravvivenza contro affetti; assolutismo specista contro derive animaliste. Senza giungere ad una conclusione che soddisfi pienamente, meno che mai l’autore. Con la sola certezza che ogni scelta individuale è sempre figlia di un compromesso (quasi sempre irragionevole); e che, in fin dei conti, siamo tutti liberi di tracciare una nostra linea di confine.