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Il ‘miracolo’ dell’inno
di Francesco D’Alpa
[L’ATEO, 3/2018]
Dopo la ‘santa enciclica’, perché non un ‘santo inno’, intercessore di un miracolo medico? Il miracolato (come riferisce www.foxsports.it ) è Francesco Paralta, giovane calciatore amatoriale spagnolo entrato in coma il 21 gennaio scorso dopo uno scontro aereo con un avversario; la formula di guarigione è l’Himno del Centenario, ovvero il ‘grido di battaglia’, composto da Javier Labàndon, detto El Arrebato, per la squadra di calcio del Siviglia: «Esempio di amore, famiglia rossa e bianca, un cuore che batte urlando correndo rapidamente».
Francesco, di origine francese, è tifoso del Barcellona, ma come la maggior parte dei suoi connazionali appassionati di calcio si è sempre dato la carica con l’inno del rivale Siviglia.
Nel suo letto in rianimazione la madre e la sorella glielo cantano e fanno sentire in cuffia, insistentemente. E lui, finalmente, dopo diciassette giorni senza alcun percepibile miglioramento, prima riapre gli occhi, poi definitivamente si sveglia, e si mette subito a cantare assieme alla madre, l’amato inno.
Tutto secondo quanto previsto dalle norme canoniche: la fede, l’invocazione ‘univoca’, l’evento improvviso ed ‘inatteso’: come si fa presto a gridare al miracolo! [FD]