FRANCESCO D’ALPA - CARMELA CAIA
ACCULTURAZIONE E "DEMOCRAZIA DIGITALE"
Stampato in proprio, Catania, 2001
Pag. 152 - Euro 5.00
ISBN 978-88-95357-00-3
© Copyright 2001 Francesco D’Alpa
La globalizzazione delle economie, la creazione di società sempre più "aperte", al di là di separazioni pressochè semplicemente amministrative, sta ridisegnando le diverse culture dei popoli sostituendo a tratti locali ampie aree di condivisione. La presenza di Internet ha innescato un processo di acculturazione su base planetaria.
L'impiego massiccio di nuove tecnologie non è un fatto nuovo, ma rientra nella logica delle produzioni organiche della mente umana, che crea strumenti sempre più adatti ad affrontare e risolvere problemi pratici; e si connota come un vero e proprio tratto culturale che contraddistinguerà sempre più le generazioni future.
La cultura in senso lato è ciò che dà continuità alla società umana; e che armonizza i comportamenti dei membri di una comunità in vista di un fine o di una utilità comune. L'immenso patrimonio accumulato nei millenni sta per essere interamente sottoposto alla digitalizzazione, cioè alla conversione in un formato tale da renderne più facile e diffuso l'utilizzo, ma questa trasposizione implica un ripensamento dello stesso significato della cultura e dei suoi vari livelli di utilizzo. Nel momento in cui la tecnologia rende più facili i contatti fra popoli diversi è inevitabile che gli equilibri tradizionali vengano scossi e che si tenda alla costruzione di nuovi, che tengano conto dei nuovi apporti.
Nell'era digitale l'analisi dei cambiamenti sul piano strettamente tecnico ha solitamente prevalso sulle considerazioni circa l'impatto che i nuovi scenari della Tecnologia dell'informazione avrebbero avuto sugli equilibri sociali e più in genere sul benessere individuale. L'idea che la tecnologia aiuti a migliorare la qualità della vita e favorisca il vivere sociale, potrebbe tuttavia dimostrarsi ancora a lungo come una speranza incompiuta, dal momento che ogni spinta alla innovazione comporta al tempo stesso pericoli. Uno di questo è proprio la rottura di equilibri consolidati, che più o meno bene hanno consentito ai gruppi umani di adattarsi all'ambiente e procedere nell'evoluzione della specie. La separazione dell'area informativa da quella culturale in senso stretto e dello spazio lavorativo da quello del tempo libero, la mercificazione di ogni prodotto anche immateriale, sono pericoli concreti per l'umanità di domani quanto in passato lo erano gli eventi naturali. Inoltre l'accentramento del controllo delle risorse in poche mani e l'accentuazione della dipendenza tecnologica di gran parte del mondo da pochi stati o organizzazioni rischia di ingigantire gli squilibri in atto fra i paesi in cui tutto è disponibile e quelli in cui ancora si lotta per le emergenze più elementari.
Il bambino del terzo millennio crescerà con Internet, in un ambiente totalmente diverso da quello in cui sono cresciute le generazioni che l'hanno preceduto, ed i suoi punti di riferimento, nel processo di socializzazione, saranno diversi da quelli che noi abbiamo conosciuto: la scuola, innanzitutto. Nel momento in cui una moltitudine di soggetti immette contenuti in quell'immenso ed amorfo contenitore che è Internet, quali possono esserne gli effetti su chi non è tecnicamente e culturalmente preparato a gestire le nuove risorse ?
L'avere aumentato a dismisura le possibilità di fruizione di questo immenso patrimonio informativo non può portare benefici concreti se non si associa allo stabilirsi di nuove regole sociali che includano l'utilizzo corretto delle nuove tecnologie; il pericolo maggiore dell'era digitale resta comunque quello di proiettarci in un mondo troppo lontano dalla serie di riferimenti su cui si è lentamente costruita la nostra umanità: innanzitutto il contatto umano e poi la continua rinegoziazione della nostra cultura nel confronto vivo dell'esperienza concreta.
La ridondanza di Internet e il trionfare di una sorta di democrazia della rete non gioveranno in nessun modo alla creazione di una società migliore se non si prenderanno per tempo delle adeguate misure che tendano a bilanciare gli effetti distorti di uno sviluppo in massima parte incontrollato.
La massificazione della cultura, con il venire meno del valore creativo della diversità, rischia inoltre di degradarla, riducendola ad una sterile riproduzione di contenuti.
Indice del volume
Introduzione.
Cultura e acculturazione.
1.1 Cultura e società.
1.2 Modelli culturali.
1.3 L'acculturazione.
1.4 Le dinamiche dell'acculturazione.
1.5 Lo studio dell'acculturazione digitale.L'era digitale.
2.1 La conversione digitale.
2.2 Cos'è Internet.
2.3 Nuovi media.
2.4 I numeri del digitale.
2.5 L'alfabetizzazione informatica.
2.6 Aspetti tecnici dell'acculturazione digitale
2.7 La comunicazione.
2.8 La costruzione della rete.
2.9 Cataloghi, indici, portali.
2.10 Effetti sociali della digitalità.
2.11 L'informazione.
2.12 Informazione e globalizzazione.
2.13 Il controllo dei media e dell'informazione.
2.14 Trattamento dell'informazione.
2.15 L'accesso ad Internet.
2.16 La conservazione della cultura digitale.Nuovi media e nuove acculturazioni.
3.1 Tecnologia ed avanzamento culturale.
3.2 Nuova cultura o nuove culture ?
3.3 Il destino delle culture.
3.4 Informazione come bene sociale.
3.5 Linguaggi, omologazioni, stereotipi.
3.6 La reazione ad Internet.
3.7 Crescere nell'età di Internet.
3.8 Il tempo della riflessione e della decisione.La cosiddetta democrazia digitale.
4.1 La rete come democrazia.
4.2 Il contributo della rete alla democrazia.
4.3 L'informazione come diritto.
4.4 Il labirinto Internet.
4.5 La capacità di scegliere.
4.6 Le minoranze culturali.
4.7 L'anonimato in rete.
4.8 La scorciatoia digitale.
4.9 Cultura e sottocultura.
4.10 Creatività e massificazione.
4.11 La cultura hacker.
4.12 La presenza del commercialeProblemi e prospettive in un mondo che cambia.
5.1 Identità e diversità.
5.2 Nuove acculturazioni e tradizione.
5.3 Acculturazione ed individuo.
5.4 I luoghi della cultura e dell'incontro.
5.5 Disagi ed emergenze.
5.6 Era digitale e qualità della vita.
5.7 I pericoli del digitale.
5.8 Verso quale futuro ?
5.9 Internet e scuola.
5.10 Politiche per la rete.
5.11 Il domani alle porte.Bibliografia.
Indice analitico.
Indice dei nomi.