Presi dalla rete
di Francesco D'Alpa
Conosci i tuoi piedi (e quelli degli altri)
Come gestire al meglio un incontro con sconosciuti? Forse invitandoli a sedere tutti con i piedi ben visibili. Perchè è nei piedi che si legge come in un libro aperto la personalità! Un poco quello che avviene guardando il naso, o gli occhi, la forma delle orecchie o con una qualunque delle mille manzie.
Per quanto attiene ai piedi, qualcuno aveva già provato in passato a capirci qualcosa, in particolare nella magica Persia; però per secoli ci si è affidati piuttosto alle chiromanti, abili a consultare le mani (fra l'altro, ovviamente, quasi sempre ben più presentabili).
A colmare questa grave lacuna della conoscenza scientifica ha provveduto ngli ultimi decenni Imre Somogy, un olandese che per anni ha lavorato come autore e produttore di programmi radiofonici e televisivi. Dopo avere speso una quindicina di anni ad intervistare la gente ed anche a spiare i piedi degli altri (approfittando di foto sui giornali, della frequentazione di bagni pubblici, e di altre occasioni di esposizione della parte del corpo che così particolarmente gli interessa) ed avere approfondito le proprie conoscenze di omeopatia, erbe mediche, uso di magneti e quanto altro, avuta la conferma che il suo metodo ha successo "nel 90% dei casi", nel 1991 il nostro autore ha messo nero su bianco, diffondendo il suo rivoluzionario testo "Leggere le dita dei piedi", organizzando seminari e corsi, e creando una apposita fondazione.
Grazie a lui ed al suo libro, tradotto e venduto in tutto il mondo, potremo dunque conoscere facilmente tutto sulla personalità e sul comportamento passato, non solo di noi stessi, ma anche di quanti ci circondano. Analizzando forma e posizione delle dita dei piedi, potremo educare meglio i nostri figli, individuando sin dalla nascita le loro doti ed inclinazioni; ma ne avranno vantaggio molte altre categorie di persone, ad esempio le prostitute che con un semplice sguardo capiranno subito tutto dei loro clienti.
Qualche illuminante esempio: Grande alluce? notevole abilità verbale e necessità di comunicare. Dita bene allineate? personalità bene organizzata. Alluce arrotondato? tatto e capacità diplomatiche. Secondo dito sollevato? notevole ambizione; e così via. Per i più pigri è possibile ottenere un completo profilo psicologico usando un programma computerizzato (in versione demo sul sito della Fondazione per la Lettura Dattilologica Fondamentale: http://www.readingtoes.com ).
Ovviamente non possono mancare le corrispondenze fra ciascun dito e gli elementi fondamentali: terra, acqua, fuoco ed aria; e poiché le dita sono cinque anziché quattro, al pollice si va ad abbinare l'etere, che nessuno sa dove sia ma dona sempre quel tocco esoterico che non dispiace.
Chissà, in futuro potremo descrivere il carattere di una persona usando a fianco di espressioni come "fronte alta" o "sguardo sereno" anche "alluce arrotondato" o "dita affusolate"; un condottiero sarà forse ricordato per il suo "secondo dito sporgente"; e se ne potrebbe fare un vezzo letterario.
Ma quale è il segreto delle dita dei piedi? In esse non solo si manifesterebbe quello che siamo (l'organizzazione del nostro corpo, evidente fin dalla nascita), ma si conserverebbe la memoria dei nostri atteggiamenti, dei nostri comportamenti abituali, delle tensioni trasmesse ai muscoli del corpo; una sorta di elaboratore e registratore vivente del nostro modo di relazionarci agli altri. E ciò, nonostante la presenza occultante delle scarpe (ma perché non proporre allora di bandirle, vorrei sapere, per una migliore comunicazione sociale?).
Che il tutto funzioni, l'autore non ha dubbi; e a dimostrazione di ciò non lesina nel presentare articoli e foto su giornali con bene in vista le estremità di principi e celebrità, sottolineando le assolute concordanze dei loro profili psicologici con i verdetti del suo sistema di analisi.
Dalla selezione dei lavoratori alle consultazioni prematrimoniali, ce ne sarebbe per tutti i gusti ed esigenze. E forse, in futuro, distendendosi sul lettino dello psicanalista, occorrerà rimuovere accuratamente non solo le inibizioni ma anche scarpe e calze.
16-10-2001
Pubblicato su: https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=200047