Francesco D’Alpa
Medjugorje - La frode e l’estasi
ISBN 978-88-95357-11-9
pagine 272
Proprietà letteraria riservata
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Il caso Medjugorje ha una dimensione scientifica? Davvero è stato possibile, per la prima volta nella storia delle cosiddette ‘epifanie mariane’, valutare strumentalmente alcuni correlati psicofisiologici dei supposti fenomeni estatico-visionari?
Tre successive ‘Commissioni mediche’ hanno eseguito fra il 1984 ed il 1998 una serie di esami sui sei veggenti dichiarando conclusivamente che essi non mentono, che la loro esperienza non è né sogno né allucinazione, che le loro cosiddette ‘estasi’ sono autentiche e del tipo tradizionalmente descritto per quelle cattoliche.
Questi risultati hanno suscitato l’entusiasmo dei credenti e rafforzato il mito apparizionario.
Ma dietro gli ingiustificati proclami di pochi medici credenti e dietro la retorica apologetica non c’è proprio nulla che possa convalidare queste affermazioni. Gli esami effettuati sono numericamente inconsistenti, spesso male eseguiti ed ancor peggio interpretati; e non convalidano alcun ipotetico specifico paradigma psico-fisiologico.
Più che uno studio scientifico sull’estasi, quello compiuto a Medjugorje è di fatto uno studio sulla psico-fisiologia degli attori di una rappresentazione che ha profonde radici nell’immaginario cattolico, ed una dimostrazione della facile sudditanza di uomini di scienza alle ragioni della fede.